Chamaeleo Calyptratus
Oggi in OneMillionLink parleremo di un animale molto affascinante, IL CAMALEONTE, un rettile particolare, più precisamente parleremo del Camaleonte Calyptratus.
Questo piccolo rettile, viene anche chiamato camaleonte dall’elmetto o dello Yemen, essendo uno tra i più resistenti, risulta anche tra i più semplici da allevare; partiamo dunque iniziando a scoprire qualcosa in più, tipo la sua derivazione; come viene anche espresso da uno dei suoi nomi comuni si capisce che è nativo dello Yemen, più precisamente potemmo trovarlo in natura nelle zone montuose.
Il suo carattere è strettamente solitario, per cui se decidessimo di allevare più esemplari, dovremmo farlo solo esclusivamente in ambienti differenti.
É un animale che mediamente può raggiungere circa 40 cm per il maschio e 30 Cm per la Femmina, ciascun esemplare ha anche sulla sua testa una protuberanza chiamata elmetto, che nel maschio adulto risulta più pronunciato fino ad arrivare ad una altezza di anche 10 Cm, mentre per la femmina rimarrà in dimensioni più contenute; un altro aspetto di distinzione tra i due sessi, è la presenza di uno sperone nelle zampe posteriori, cosa che non troveremo nella femmina.
Una particolarità che rendono questo piccolo animale affascinante, è la possibilità di poter “cambiare colore”, ma a differenza di quello che tutti pensano, non lo cambia in base alle zone e colori circostanti, ma lo varia in base al suo stato d’animo, acquisendo colori molto accessi con verde sgargiante se è rilassato, molto scuri tendente al marrone/nero se stressato o in fase di accoppiamento con colori oltre il verde di base, proponendo anche sfumature azzurro/blu gialle, rosse e qualche striatura di bianco.
L’altra sua caratteristica è quella di avere degli occhi in grado di muoversi indipendentemente tra loro, dando la possibilità di poter avere una visione a 360°, in modo da potersi guardare anche alle spalle da probabili predatori o adocchiare più velocemente le sue prede da catturare con la sua lingua lunga e viscosa, da lanciare fino a 20 Cm di distanza.
Di fatti la sua alimentazione è prevalentemente insettivora e in alcuni casi può anche cibarsi di piccoli animali o frutta.
Ora passiamo al suo mantenimento e allevamento in cattività.
La sua teca o meglio dire camaleontario, deve essere sviluppato prevalentemente in altezza oltre che completamente in rete in quanto ha bisogno di un’ottima areazione, una misura minima dovrebbe essere 50x50x110 Cm; essendo un animale a sangue freddo oltre che diurno, vanno utilizzate delle lampade, tra cui una lampada riscaldante minimo da 75 w per poter avere un punto basking (punto zona calda) con una temperatura di 30°/32° e una lampada con emissioni UVB massimo 5.0 ; mantenendole accese per 10/12 ore al giorno, la temperatura del resto della teca dovrà aggirarsi tra i 26°/28° con una umidità che avrà dei picchi fino al 75/80% che andremo a ricreare nebulizzando almeno due volte al giorno con un nebulizzatore, così facendo, oltre a ricreare umidità, andremmo anche ad abbeverare il nostro esemplare stimolandolo a bere in modo esclusivamente naturale direttamente dalle foglie delle piante vere che utilizzeremo per allestire il suo camaleontario, oltre ciò, saranno di aiuto a mantenere umidità e zone di riparo per il nostro piccolo amico; le piante necessarie e non tossiche da poter utilizzare in piena sicurezza sono il Photos e la Scheflera.
Come fondo, potremmo far a meno di un substrato, in quanto questo ci faciliterà la pulizia e la manutenzione oltre che eliminare la formazione di acari muffe o tutto ciò che potrebbe arrecare problematiche di vario tipo.
La sua dieta come anticipato precedentemente, è prevalentemente insettivora, di conseguenza si dovranno somministrare insetti vivi come grilli, cavallette, locuste, blatte, tarme della farina (meglio poche o nulla per presenza di chitina difficile da digerire) o camole del miele, tutto ciò con integrazione di calcio con vitamina D3 e calcio puro, somministrandolo adeguatamente più volte a settimana in base all’età del nostro esemplare, in media 3/4 volte a settimana.
Il cibo incide circa un 15% del peso dell’animale, o parlando di grilli almeno tra i 15/20 al giorno, cosa consona sarebbe sempre valutare quanto si alimenta utilizzando un bicchiere di plastica liscia almeno 15/20 Cm per valutare l’appetito del nostro esemplare e poterci adeguare in modo idoneo alla sua dieta, oltre che valutare il suo stato di salute, in quanto un animale poco appetente, potrebbe essere un capannello di allarme.
Ora che abbiamo delle nozioni di base per il mantenimento del nostro camaleonte, possiamo passare alla riproduzione;
essendo animali solitari come precedentemente menzionato, andranno fatti incontrare solo ed esclusivamente per la riproduzione, ma come ci accorgiamo che è il momento giusto?
Tanto per cominciare, dipende principalmente dalla femmina che può riprodursi dopo 7/8 mesi di vita, ma il consiglio è quello di aspettare almeno il nono mese e un peso idoneo, in quanto un animale troppo giovane e non ancora in peso forma, porrebbe avere delle complicazioni.
Una volta pronta all’accoppiamento, la femmina presenterà una colorazione verde intenso e dei pallini in tutto il corpo azzurro/blu chiaro e gialli; quello sarà il momento di poterli mettere assieme, appena finito l’accoppiamento, il maschio andrà immediatamente separato in modo da non poter successivamente ferire la femmina.
Dopo circa 30/40 giorni la femmina sarà pronta per poter deporre le uova (da 35/40 fino addirittura 70/90 uova), in questo periodo, dovremmo assicurarci di mantenerla ben nutrita in abbondanza con le giuste integrazioni e, nel fondo della teca, dovremmo posizionare un vaso alto almeno 20/25 cm con della torba acida mantenuta umida, che sarà successivamente il sito di deposizione.
Una volta deposte le uova andranno prelevate con estrema cura posizionandole in una apposita incubatrice volendo anche artigianale utilizzando della vermiculite, dove dovremmo mantenere una temperatura di 27°/28° con una umidità di 60/70% ; la schiusa avverrà tra i 5 e 6 mesi di incubazione, alla loro schiusa i piccoli saranno già autonomi, e potranno essere posizionatati tutti assieme nello stesso camaleontario, dovremmo solo preoccuparci di mantenere temperature e umidità adeguate oltre che fornire a loro molto cibo che sarà prevalentemente gestito da drosofile e micro-grilli.
Dovremmo poi preoccuparci di effettuare denuncia di nascita presso il corpo forestale o ufficio C.I.T.E.S più vicino in quanto animali facente parte dell’allegato “B”
La loro vita media è di 5/7 anni
Di seguito tutti gli accessori menzionati per allestire al meglio il camaleontario: